Insonne, l'altra notte, mentre smaltivo la carica adrenalinica del martedì, ho fatto un gioco.
Disteso nel letto, a occhi chiusi (ma tanto era tutto buio) ho cercato di ricordare il primo incontro con i miei amici.
Non è un esercizio facile. Provate e mi direte. Quello che ha funzionato meglio è stato regredire man mano, partendo dai ricordi meglio noti. Risalendo nel tempo.
Ciò che mi ha sorpreso di più è che con i ricordi, sono venute a galla le impressioni, come vedevo queste persone all'epoca... o come erano. Durante la notte ho rivisto tanti aspetti che abbiamo dimenticato, tanti dettagli (che poi son quelli che lasciano una traccia), le parole dette sul momento.
Sarebbe interessante confrontarci, ridere pensando alle prime impressioni, alle idee sbagliate; come i fidanzati che scherzano su come si vedevano prima di stare assieme.
Bel gioco, interessante sotto molti aspetti. Pericoloso anche. Se non stai attento ti assale una nostalgia... Per fortuna ti vengono in mente anche gli episodi antipatici e quindi non hai il tempo di lasciarti trasportare nel baratro della malinconia. E poi passi a un'altro amico e rivedi anche lui da giovanissimo, quando anche tu eri ingenuo, meravigliato di tutto, stupido anche.
Ho rivisto Mara-bambina nel sacco a pelo durante l'Occupazione, Frezzetella al tavolo di tressette con Rosaria, il Vax nell'omonima sala, Alessandro alle prese con la Minicozzi, una ragazza che non conoscevo che mi faceva la posta fuori dall'aula d'Istituzioni, la Peppa seduta su un tavolo nelle catacombe a parlarmi della sua tesi (già allora!), Alberto Imparato, Mario Martone e Maurizio Palmieri in fila per la matricola. Ce n'e' quasi per tutti!
Questo weekend vado a Valencia, a incontrare Anne (conosciuta a piazza S.Maria Maggiore a Treviso) e Ester (al Baraonda a Trento) e forse anche Vincent (discussione sulla meccanica quantistica ubriachi fradici a Treviso per strada).