Le banderuole aliene
La mia meraviglia davanti al popolo spagnolo sarà sempre grande! Riescono a stupirmi sempre. Parlo della Spagna (Catalogna, pardon!) però dovrei riferirmi all'intero genere umano.
La capacità di dedicarsi con tanta enfasi ad argomenti gravi, si scioglie davanti alle futilità più... terra-terra. Il risultato è risibile. Risibile se comparate agli "argomenti gravi" di cui sopra, certo non risibile di per sé.
Torniamo sui piedi per terra e parliamo di quanto è successo.
In questi ultimi mesi ho vissuto praticamente in una bolla, tagliato dagli avvenimenti del mondo per dedicarmi alla mia ricerca. Uno dei pochi eventi del mondo che è riuscito a giungere fino a me è stato quello della mattanza in Virginia. Ovvio, se uno legge un minimo di giornali, fossero solo i titoli di testa fermato con il bus a un semaforo, viene informato di questi avvenimenti gravi. Colpiscono l'intera umanità e lasciano a tutti qualcosa su cui riflettere. La televisione si riempie di colpo di "esperti" ed "opinionisti". La violenza, l'America, il coreano assassino... Era l'argomento del giorno e ci chiedevamo tutti, e ne parlavamo con tutti, come ciò possa mai succedere? in che cosa influisce la cultura, la personalità, l'educazione? Come si può essere frustrati fino a questo punto e come è possibile che l'unica soluzione che venga in mente sia di scagliarsi sugli altri?
Sconvolto, la mattina del giorno dopo, bevendo un rapido caffé, mi metto davanti al telegionale per saperne di più e lì... meraviglia! L'argomento del giorno non era più quello. I titoli grandi dei giornali, le discussioni, i commenti degli "esperti opinionisti" erano tutti occupati dal gol di Messi.
L'intera popolazione (aiutata forse da acuti giornalisti) aveva spostato la propria attenzione ad altro. E quindi, invece di seguire le ultimissime della CNN, il giorno dopo, malgrado la mancanza di sonno, il lavoro e tutto, ci si è dedicati a guardare il video del gol, a confrontarlo con quello di Maradona nell'86, ad appassionarsi. Un gran gol, senz'altro un grandissimo gol, niente a che vedere con certi episodi minori che stridono all'udito e feriscono occhi e sicurezza in noi stessi. Era risibile, forse lo sapevamo tutti, ma non c'era paragone che reggeva: l'uno era molto più lirico ed eroico e faceva sognare molto più dell'altro. Sentirsi sicuri, forse era quello, o semplicemente l'uomo cede sempre davanti a una certa poesia.
La capacità di dedicarsi con tanta enfasi ad argomenti gravi, si scioglie davanti alle futilità più... terra-terra. Il risultato è risibile. Risibile se comparate agli "argomenti gravi" di cui sopra, certo non risibile di per sé.
Torniamo sui piedi per terra e parliamo di quanto è successo.
In questi ultimi mesi ho vissuto praticamente in una bolla, tagliato dagli avvenimenti del mondo per dedicarmi alla mia ricerca. Uno dei pochi eventi del mondo che è riuscito a giungere fino a me è stato quello della mattanza in Virginia. Ovvio, se uno legge un minimo di giornali, fossero solo i titoli di testa fermato con il bus a un semaforo, viene informato di questi avvenimenti gravi. Colpiscono l'intera umanità e lasciano a tutti qualcosa su cui riflettere. La televisione si riempie di colpo di "esperti" ed "opinionisti". La violenza, l'America, il coreano assassino... Era l'argomento del giorno e ci chiedevamo tutti, e ne parlavamo con tutti, come ciò possa mai succedere? in che cosa influisce la cultura, la personalità, l'educazione? Come si può essere frustrati fino a questo punto e come è possibile che l'unica soluzione che venga in mente sia di scagliarsi sugli altri?
Sconvolto, la mattina del giorno dopo, bevendo un rapido caffé, mi metto davanti al telegionale per saperne di più e lì... meraviglia! L'argomento del giorno non era più quello. I titoli grandi dei giornali, le discussioni, i commenti degli "esperti opinionisti" erano tutti occupati dal gol di Messi.
L'intera popolazione (aiutata forse da acuti giornalisti) aveva spostato la propria attenzione ad altro. E quindi, invece di seguire le ultimissime della CNN, il giorno dopo, malgrado la mancanza di sonno, il lavoro e tutto, ci si è dedicati a guardare il video del gol, a confrontarlo con quello di Maradona nell'86, ad appassionarsi. Un gran gol, senz'altro un grandissimo gol, niente a che vedere con certi episodi minori che stridono all'udito e feriscono occhi e sicurezza in noi stessi. Era risibile, forse lo sapevamo tutti, ma non c'era paragone che reggeva: l'uno era molto più lirico ed eroico e faceva sognare molto più dell'altro. Sentirsi sicuri, forse era quello, o semplicemente l'uomo cede sempre davanti a una certa poesia.
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