venerdì, giugno 30, 2006

Ingrippi vari

Lo so, lo so, lo so: faccio sempre le stesse stronzate.
Ma porca putt. sarà pure un fatto culturale, ma inizio a sospettare che sia io... a questo punto! Prima non era così. Sarà forse che quando mi ci metto d'impegno sembro l'ultimo dei cogl#@&i o che sono ininteressante e (inutilmente) pieno di me, come dice C. degli uomini milanesi. Ho messo su pancia, e allora?
Fortuna che almeno agli uomini piaccio ancora: sono stato semi abordato nel 14 stamattina da tale S., dolce e simpatico.
Se è così (NdA: prendendo l'autobus) che mi risollevo l'ego, che c@#%$¿ me la sono comprata a fare la bicicletta?!??!

martedì, giugno 27, 2006

La Madonna è giusta!
Nel senso che dà e leva in ugual misura, mantenendo un equilibrio quasi taoista tra gli uomini.
La notte di San Giovanni è una notte particolare. A poco son servite le imponenti processioni della chiesa, le messe solenni e le omelie papali: San Giovanni Battista è e rimane un simbolo pagano, una personificazione dell'estate, dell'apogeo del sole che porta, allo stesso tempo, il seme del suo declino.
Egli porta "il fuoco divino", annunciando l'avvento di Joshua ("il Salvatore") mezzo anno dopo (nel più profondo della tenebra nasce il seme della luce).
La festa di San Giovanni è quindi la festa del sole che entra nel Cancro, la costellazione legata all'acqua. Il simbolismo dell'unione del maschile col femminile è più che evidente; forse per quello, la notte del solstizio d'estate è considerata la più magica dell'anno. Travi di fuoco solcano i cieli, gli animali acquistano la parola e le erbe raccolte racchiudono molto più potere.
Mentre ero intento a festeggiare questa unione simbolica nell'acqua, la Madonna (che è giusta) ha provveduto a ricordarmi che il paganesimo è un peccato e in quanto tale va punito. Come dire: "Se trombi, aspettati di venire inculato".
San Giovanni il Battista ha fatto il suo mestiere e mi ha battezzato a dovere: assieme allo zaino, mi hanno rubato praticamento tutto.

sabato, giugno 17, 2006

Consolato d'Italia di Barcellona (4ª parte e lieto fine)

Logo dell'Italia

Mi è arrivato a casa il "kit del votante", con tanto di istruzioni per mettere la scheda nella busta piccola e poi il certificato da ritagliare e mettere nella busta grande assieme alla busta piccola.
Sembra una barzelletta, ma è così e mi chiedo come mai l'hanno fatta così complicata.
Lassafa''a Maronna!!
Un altro dubbio sorge: ma non è che con quella scheda elettorale si possa fare troppo facilmente il giochetto della "scheda-votata/scheda-bianca" fuori dai seggi italiani? Sapete, quel vecchio acquisto di voti con mezza banconota data all'entrata del seggio assieme ad una scheda già votata da mettere nell'urna e l'altra mezza banconota, all'uscita, in cambio di una scheda bianca da usare con il prossimo cliente. Si faceva anche con le scarpe, un tempo: la scarpa sinistra prima del voto e la destra dopo. Era Lauro a Napoli, credo...
Comunque la mia scheda l'ho usata per bene e stamattina, alla prima ora, sono andato ad imbucare, felice e soddisfatto del dovere finalmente compiuto, la lettera elettorale.

sabato, giugno 10, 2006

giovedì, giugno 08, 2006

La vecchia Inghilterra... Eccoci qua, una volta ancora, ad accumulare figure di m. alle conferenze!
Gente simpatica, ma a dispetto di Edimburgo (dove qualcosa da fare la si trovava), Amberside è veramente un posto perduto in mezzo al nulla. Ah, si! Si può andare a fare passeggiate lungo il lago; ma quando si sta in un albergo a parlare di lavoro col laptop davanti, ha poco senso sapere che ci sono boschi stupendi, sopratutto col sole che sta facendo.
Non mi lamento, non mi lamento, figurarsi! Devo pure finire le slide! e poi, chi si deve lamentare è chi ci abita, qui.
C'era una vecchia storiella: "Cosa fa il giovin pastore in mezzo ai pascoli, in alta montagna, dove il cielo è terso e blu profondo come il mare più profondo, dove i fiori colorano lo sguardo e il vento porta l'odore della paglia e delle risa? Il giovin pastore, in mezzo a tutta questa beltà... si rompe il cazzo".