venerdì, agosto 26, 2005

I supermercati nordamericani mi affascinano.
Vi ho appena fatto un giro e penso che ci faro' un salto anche domani. La prima volta che ci ho messo piede ero stanco da 400km di guida, era notte, avevo fame e pioveva pure, però vi ho girato e girato per ore, guardando tutto, volendo toccare tutto. Si parla di abbondanza, ma i supermercati qui sono il Tempio del consumismo.
Il supermercato è elevato qui a qualcosa di semi-divino. Sembra il Paradiso del colesterolo, il Nirvana della glicemia!
Non ho mai visto tante schifezze, di ogni genere, tipo, foggia e colore, allineate o accatastate, tutte insieme o strategicamente disperse per i corridoi. Donuts, caramelle, biscotti, muffins, brownies, torte, crostate, schiumoni, gelati, sciroppi, caramelle, cioccolatini, frutta secca, ... ma non si ha idea di quanti tipi ne possano esistere di ognuno di essi!!! Se il libro di sabbia conteneva un'infinità di pagine, qui gli scaffali dei supermercati sembrano contenere un'infinità di dolciumi.
Ma non solo. La roba zuccherosa (come chiamarla altrimenti?) è disseminata subdolamente tra gli altri scaffali. Esempio: girando per il reparto della frutta (fresca, economica e alcune cose veramente mai viste in vita mia -le zucchine gialle, le prugne-pesca - ) si è colpiti dalla presenza vicino alle banane dello sciroppo di cacao per intingere la macedonia, oppure dei donuts (bisognerebbe aprire un capitolo a parte per queste succulenti creatrici delle maniglie dell'amore) posti a caso tra i reparti dei formaggi e della carne. Ci sono anche le caramelle, queste disseminate veramente quasi ovunque; a domanda, il mio collega canadese risponde: "Le caramelle? Ne mangiamo in continuazione in inverno, dobbiamo pur incamerare zuccheri per resistere al freddo", ineccepibile.
Credo che il Canada sia la patria dei single, tanta è la roba precotta, da microonde o da forno, già tagliata e speziata per il B.B.C. (barbecue), da scongelare o sgranocchiare fritta fredda (o fredda fritta?). Ce n'è per tutti i gusti, per il cinese depresso al marocchino in vena di far festa, dall'italiano in astinenza da cannelloni al francese in gita con la guagliona del suo migliore amico!
Doh!
L'abbondanza vuol dire che ce n'è troppo. I supermercati nordamericani (leggermenti differenti dai mall, di cui è meglio parlare un'altra notte) racchiudono troppo di tutto. Dell'ultim'ora la notizia che le compagnie aeree del Nordamerica vogliono far pagare una sovratassa ai ciccioni.

Stasera sushi.
Ho già preso 5 chili e non so quanto fa in libbre.

lunedì, agosto 22, 2005

Le piccole differenze

Cio' che colpisce all'inizio non sono le macroscopiche differenze tra i due mondi, alle quali bene o male si è preparati, ma i dettagli. Forse le piccolezze le diamo per scontate e sono quelle che ci fregano! Più di questo, sono i dettagli che ci mettono in crisi profonda.
L'aeroporto appare asettico, interfaccia standardizzata con il resto del mondo. Esso è fatto per apparirci familiare e difatti sembra di essere in qualsiasi altro aeroporto del mondo. La differenza appare al controllo doganale.
- Quanto tempo pensa di rimanere in Canada? interroga la poliziotta.
- Tre settimane.
- Quale ragione l'ha spinta a venire in Canada?
- Essenzialmente turismo. (Risposta standard a domanda standard)
- Che lavoro fa?
- (saranno cazzi miei, penso. Potrei essere disoccupato da anni, nullafacente, studente... sono cazzi miei!) Ricercatore.
- Ricercatore? (non si fida la stronza)
- Fisico... ricercatore. (cazzo! cerco! non so bene cosa, ma la mia missione nella vita è pensare)
- Posso vedere il suo biglietto di ritorno?
(una domanda che è un ordine: decisamente non si fida, la stronza. Pensare che sono andato da una donna giovane sperando che non rompesse le palle a un europeo fareniello come me... sorrido nell'attesa)
- Dove alloggerà in Canada?
- Università di Sherbrooke, i primi tempi, e poi me ne andrò in giro (cazzo cazzo cazzo, vuole sapere la mia vita o cosa?! non ce l'hanno una legge sulla privacy??)

L'altra differenza mi accoglie all'uscita. Eric, studente incaricato di venire a prendermi a Montreal. Ci riconosciamo, ci salutiamo e poi lui mi dice qualcosa di incomprensibile. Va precisato che in Quebec si parla francese, lingua con la quale sono alquanto a mio agio e io non capisco un cazzo!!!

Non vi racconto di quando sono rimasto un'ora a cercare di chiudere la porta di casa, che si riapriva ogni volta che giravo la maniglia! Poi é venuto il mio compleanno e non sono riuscito a sentire nessuno, nemmeno la mamma. Cazzo di cellulare! Non prende nemmeno la ceppa con queste frequenze da terzo mondo!!

Finalmente a sera, cerco di andare a cenare. Purtroppo scopro a mie spese che non è più ora di cena (sono le sette!!!!) e solo in un secondo momento capisco che la "cena" è a pranzo e la "zuppa" è a cena. Problemi semantici gravi col francese d'Oltreoceano e solo per miracolo evito di rimanere digiuno la sera del mio compleanno.
Sono le piccole differenze che ti fottono...

venerdì, agosto 12, 2005

Concentratissimo rock

Venerdì 18 luglio 2003: Due amici, uno sigle e l'altra no, due fisici a Trento (cazzo, questo brutto vizio di frequentare fisici non me lo sono tolto), partono in macchina alle 6.00 del pomeriggio in direzione Martignano, Parco delle Coste. Caldo, troppo caldo per lo sfastediamento dell'amica rispetto al mio entusiasmo. Ore 7 eravamo gia’ dentro al parco, bevendo birra in bicchieri di plastica e reggendo in mano panini con salsicce di lucanica tra la sparuta folla di appassionati...
Al calare della notte iniziano ad alternarsi i gruppi sul palco, ripercorrendo tutti i pezzi dei Creedence Clearwater Revival.
Quando un riarrangiamento metal strappa l'immobilità dell'aria, ci scambiamo uno sguardo e un sorriso: una tremenda voglia di correre sotto al palco, ma ormai i capelli non sono più fluenti (almeno io li porto corti) e lo scuorno tanto. Un saltino lo si fa, però, in leggero pogo...
Creedence Clearwater Revival
In questi giorni si ripropone al Parco delle Coste la stessa rassegna di gruppi rock. Sono passati due anni da quella sera. Gli amici sono sempre gli stessi però Trento non è più una novità. Se all'epoca una stupenda sensazione invadeva i nostri cuori e ci dava gioia, una gioia che non sarebbe terminata con la notte, ma sarebbe durata per molti mesi, adesso è il disincanto a dettarmi una nuova voglia di partenza verso altri lidi. "Il mondo è complesso" e bisogna assecondarlo in tutti i suoi turbini e cambiamenti di ritmo.

5, 12, 19, 26 agosto 2005
Parco delle Coste, Trento, ore 21.00.
Rassegna per gruppi rock - tributo agli U2.

venerdì, agosto 05, 2005

1982

Di quell'anno ricordo sopratutto il goal di Rossi, quell'estate, la telefonata a mio padre. Poi il rientro in classe, tutti quei "hai visto?". La gita di classe, a 10 anni, in Francia. La partite a pallone con gli amici, una calda estate e poi un bel Natale con tutta la famiglia (non so se è capitato altre volte, poi).


Una curiosità: il messaggio di Pertini, quel Capodanno, conteneva un pensiero verso noi emigranti.

"IL MIO RICORDO IL MIO SALUTO AUGURALE VADA AGLI EMIGRATI, A QUESTI ITALIANI CHE SONO STATI COSTRETTI A LASCIARE LA PATRIA PER ANDARE A TROVARE LAVORO ALL'ESTERO. IO HO GIRATO LE NAZIONI DOVE SONO QUESTI EMIGRATI: LA GERMANIA, LA FRANCIA, LA SVIZZERA, L'AMERICA. ED I GOVERNANTI DI QUESTE NAZIONI HANNO FATTO LE LODI DEI NOSTRI CONNAZIONALI. SONO GLI EMIGRATI CHE NON DANNO NESSUN FASTIDIO ALLE AUTORITA' DEL POSTO. CERCANO SOLO, QUANDO ARRIVANO, UNA CASA, UN POSTO DI LAVORO E DANNO UN CONTRIBUTO VERAMENTE ELEVATO ALLA PRODUZIONE DI QUEI PAESI E QUINDI SONO DI AIUTO ALLE NAZIONI CHE LI OSPITANO. A QUESTI EMIGRATI VADA IL MIO SALUTO.
ANCH'IO SONO STATO EMIGRATO SOTTO IL FASCISMO E PER VIVERE ONESTAMENTE HO DOVUTO FARE L'OPERAIO E SO CHE COSA VOGLIA DIRE VIVERE LONTANO DALLA PROPRIA PATRIA, DALLA FAMIGLIA E CERCARE LAVORO IN TERRA STRANIERA. "

mercoledì, agosto 03, 2005

Ieri sera mi ha colpito molto un breve messaggio che Raj Reddy ha lanciato alla Conferenza.
"E' necessaria una roadmap per l'Intelligenza Artificiale".
Non ha usato l'espressione "programma per l'IA" per via del programma di Hilbert per la matematica (23 problemi, tra cui l'ipotesi del continuo, l'asiomatizzazione della fisica e consistenza dell'aritmetica). Programma ritenuto essenziale per affrontare in maniera coerente il problema della completezza (tra le altre cose) e che, malgrado il suo clamoroso fallimento, ha portato a una nuova concezione del mondo.
Grabbiano a Edinburgo

Da tempo dico la stessa cosa (premio Turing in arrivo anche per me?): per realizzare un programma dell'IA è necessario fissare dei punti di passaggio obbligati per permettere alle diverse aree di comunicare e convergere.
Questo programma lo stiamo realizzando, passo passo, da diverse direzioni. Per avere una "mente artificiale" bisogna convergere, portare le diverse strade a incrociarsi su dei punti ritenuti necessari per risolvere i numerosi problemi che si nascondono dietro al problema della coscienza.
Torneremo sulla questione.