domenica, luglio 23, 2006

La strage degli innocenti

Mattanza
Questa fotografia -inutile a dirsi- ispiratami dalle tensioni e preoccupazioni di questi giorni, deve parecchio a una composizione di Lázló Moholy-Nagy.

giovedì, luglio 13, 2006

Va tutto bene!

Si stava parlando di mare, delle feste di venerdì e sabato, di andare a sentire flamenco un'altra volta. Questi giorni in effetti sono un po' caotici qui a Barcellona: depressione da minchiate e lavoro, sfottimento da coinquilini minorenni e da americanate cretine. Tutto bene insomma, poi siamo campioni del mondo!
Ecco... tutto bene una ceppa!
Ieri mi manda un sms e poi si presenta nel mio ufficio A., ridendo. Ridendo?!?

-È scoppiata la guerra in Libano, gli Israeliani hanno invaso il mio paese!
-Stai scherzando, vero?, chiedo io.
-No no, stanno rispondendo lanciando missili dalla frontiera.
-Usciamo a parlare-, concludo.

In effetti stiamo parlando di una delle solite guerre che vediamo in televisione (assieme a Zidane che si giustifica, i tori di San Firmino e i "leoni" della nazionale che festeggiano la coppa davanti a una folla gaudo-plaudente), ma che stavolta ha colpito vicino, molto vicino. Ha colpito uno dei miei migliori amici.
Per farvi un'idea, nulla di meglio delle immagini (anche se curiosamente Repubblica sta coprendo l'evento, perché spettacolare malgrado non sia allineato con la politica estera americana). I bombardamenti di oggi nel sud del Libano (troverete forse il sito un po' sovraccarico).

sabato, luglio 08, 2006

Barcellona non è il posto più indicato per ascoltare il flamenco... o forse si. L'immigrazione andalusa del secolo scorso ha portato la cultura e la musica del sud nell'organizzato e distante nord della Spagna.
Così mi sono ritrovato (come accade spesso) al Jazz Sí e questa volta di venerdì, per un concerto di flamenco.
Va detto che l'iniziazione a questo stile musicale l'ho avuto da parte di S., ragazza barcellonese (i casi della vita!) di passaggio a Rovereto. Le emozioni che avevo provato quella sera erano ben oltre quelle abituali dell'innamoramento. C'era il trasporto e la partecipazione al canto.
Anche questa notte sono rimasto sorpreso. Non parlo dei testi o della chitarra che introduce più che accompagnare, il canto. La voce di "el Chico" sembrava coltivata a cigarette e alcol; ma neanche questo mi ha toccato il cuore.
Piuttosto ho avuto l'impressione che in quella musica vi è tutto lo spleen, il mal di vivere e la difficoltà nel vivere questa vita, che i Poeti Maledetti descrivevano. Sarà un caso che adesso mi trovo accompagnato da un bicchiere di assenzio... Un bicchiere che sembra portare tutte le lacrime inespresse che compongono la voce, che grida e piange al tempo stesso, dei poeti andalusi.


Foto by Daniel CsorfolyFlamenco show in "La Carbonería", Sevilla.

venerdì, luglio 07, 2006

A Berlino!

Diciamo che il pathos è andato a farsi un giro.
La prima semifinale è stata una sofferenza e poi una vera e propria esplosione! Vedere un'Italia attaccare per quasi 120 minuti è stata una prova di carattere e sopratutto di volontà (chi non ricorda l'estremo defensivismo e lo spirito rinunciatorio degli europei?). Bello, bello, bello... e poi quando si è alzata dal nulla un "Bella ciao", da lacrime agli occhi.
A casa i tedeschi, a casa! Hanno subito l'umiliazione di farsi stracciare davanti ai propri tifosi senza accennare a una reazione. Tornano a casa e se poi ci sono già, tanto meglio: risparmiano il biglietto aereo.

La seconda semifinare era già più scontata, con una Francia solidissima e attenta (se non fosse per Bartez che ti fa venire una sincope ogni volta che tocca il pallone). Zidane è un mostro, di bravura ma anche di concentrazione; al gol non ha praticamente esultato: a che servono tutte quelle scene in fondo se non per il proprio ego?
La Francia è una bella squadra, persino dopo 8 anni dal momento in cui ha toccato l'apice. La Francia contro Le Pen, tutti i colori del nero in campo. La Francia che elimina un Brasile sempre sopravalutato per motivi di marketing.

Adesso? nessuna trepidazione aspettando la Finale: la Coppa del Mondo l'ho già in casa, qualunque cosa succeda, 100% di probabilità di vincerla. Mi sto già preparando per domenica: aspettatemiiii!!!!