sabato, luglio 26, 2008

Il suonatore pazzo di Verdaguer

Linea 4 di Barcellona

Cambiando a Verdaguer dalla linea blu a quella gialla, c'è un lungo corridoio. In questo corridoio, come in molti altri corridoi simili della metro di Barcellona, di tanto in tanto c'è un chitarrista.
L'ho notato la prima volta un giorno che avevo appuntamento lì con R. la portoghese. Aspettavo ed ascoltavo la canzone che suonava il chitarrista di cui sopra. Bravo, veramente bravo! Poi la canzone era una che mi piace e ricorda una lontana vacanza del '94:
Here comes the Sun. La suonava con tanto di ricca intro musicale. Notevole!
Aspetta...aspetta... e finisce la canzone. Aspetta ancora un po' (mi sembra che ho passato gli ultimi 20 anni della mia vita ad aspettare donne agli angoli delle città) ed ecco che ne suona un'altra. Stessa intro, stesse parole, stesso tutto! Bravo, senza dubbio, ma la canzone è la stessa.
E dopo... ancora una volta
Here comes the Sun! Passeggio lungo il corridoio e mi giungono le note dell'intro che avevo imparato a mia volta quando ancora suonavo. Le parole poi, allegre e briose, mi perseguitano ad ogni passo che faccio, ripetizione dopo ripetizione.
Mi rendo conto che per essere chitarrista di metro non c'è bisogno di un repertorio ampio: i passeggeri della metropolitana, camminando in quel corridoio, hanno appena il tempo di sentire qualche nota, una strofa al massimo. Quindi perché non imparare benissimo una sola canzone, da ripetere indefinitamente?

domenica, luglio 06, 2008

Non c'è più religione che tenga

Linea 5 di Barcellona

Parlavamo delle figure della metro barcellonese.
Ecco, all'uscita di Hospital Clinic (si, si proprio di fronte all'ospedale) si incontra spesso questo prete in tonaca, molto anziano. Che ci fa lì?
Propone calendari all'uscita della metropolitana. Calendari dell'anno corrente, 2008, con immagine della Madonna in copertina.

Poor religion

Potrebbe sembrare un porta a porta ecclesiastico o una risposta liturgica ai calendari con supermodelle. Invece è molto meno e molto più triste di tutto questo, se si tiene conto di un dettaglio. Il prete in questione vende calendari a primavera inoltrata (la foto l'ho scattata ad aprile, ma lui l'ho incontrato anche a maggio: stesso luogo, stessi calendari).
Suona come un'attività senza sbocco, come vendere panini già morsi o bottiglie di vino mezze piene; le analogie non mancano.
Probabilmente è l'indigenza, piuttosto che una Santa Missione Calendaristica, a spingere questo personaggio all'imbocco della metropolitana di Barcellona, in abito talare, sotto al sole, con i suoi calendari 2008 mezzo consumati.
Al ché ci si chiede: ma la chiesa che fa? Avrà una parrocchia costui e magari il numero di fedeli è talmente ridotto da non permettergli di sopravvivere?
Ne parlavo col mio amico H., il quale mi commentava: "I preti possono continuare la loro missione evangelica anche se la curia li manda in pensione o se non hanno risorse. Una volta ordinati, si rimane preti per tutta la vita. Poi il discorso cambia quando si parla di risorse economiche (normalmente gestite localmente).".
Mi piace quest'immagine del Vaticano come un'industria dalla logica sfruttatrice e capitalista: la sede principale di Roma ha oro sui soffitti, mentre i suoi "impiegati" vendono calendari a mezza estate.

sabato, luglio 05, 2008

martedì, luglio 01, 2008

¡Campeones de Europa!



La font de Canaletes és un dels llocs més significatius de Barcelona, situada a la Rambla.
Canaletes també és famosa pel seu lloc on es reuneix l'afició «culé» per celebrar els èxits del Futbol Club Barcelona. El motiu de que sigui la font de Canaletes el lloc, ve de que als anys 30 els aficionats al futbol per conéixer els resultats dels equips catalans venien a la redacció del diari La Rambla per llegir els resultats que estaven en una pissarra enfront de la font.


La Fontana di Canaletes è una fontana situa all'inizio delle Ramblas di Barcellona e uno dei luoghi più significativi della città. Canaletes è anche famosa per essere il posto dove i tifosi del Futbol Club Barcelona si ritrovano per festeggiare i successi della propria squadra. Questo legame nasce negli anni '30: i tifosi vi venivano per leggere i risultati delle partite di calcio che venivano trascritti su una lavagna sotto la sede della redazione del giornale La Rambla, di fronte alla fontana di Canaletes.

Testo preso in prestito da Wikipedia.