giovedì, dicembre 22, 2005

Sono tornato a casa e ho appena sentito mia figlia. Due secondi fa, veramente. Scrivo di getto perché la sensazione è curiosa e va condivisa.
Questo pomeriggio avevo sentito la Peppa, ma non mi aveva trasmesso lo stesso sentimento di attesa, di tensione. Non per mia figlia, per Napoli.
Per Napoli e tutto ciò che rappresenta. Sono di nuovo qui e mi sto rendendo conto ora soltanto di quello che significa: rivedere tutti, raccontare, farsi raccontare, parlare italiano, dialetto persino ed essere compresi, casa, i genitori, S. Gregorio coi pastori e i turisti, la pizza, o' Vesuvio e quell'odore misto di polvere pirica e caldarroste che plana sulle strade. Napoli a Natale, con tutti gli amici in giro, tornati dalle loro rispettive emigranze.
Si, ci sono e mi fa piacere esserci. Di colpo la Spagna è lontana, anche se la sento così tanto parte di me. Strana sensazione, come è strano dire a qualcuno a cui si tiene molto: "Ci vediamo domani".

Ci vediamo domani!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ben detto...

Ruthven ha detto...

facciamo questo pomeriggio allora? in pieno delirio da regali?

Anonimo ha detto...

come e' andata ieri sera?
noi ci siamo devastati troppo....
ci vediamo magari domani sera??

Ruthven ha detto...

Tengo un mal''e capo che non ti dico...
Carino l'incontro con la Peppa. Al solito mi sono mancato con mia figlia (passeremo la vita a rincorrerci, lo so), ma poi siamo finiti indovina un po' dove? Al Tapas! ...e c'erano TUTTI.
(mancava solo il maestro, chissà dove sarà?)