giovedì, aprile 05, 2007

Omaggio a Francesco

In questi giorni di alienazione da deadline vicina, ho notato che mancavano molte cose.
Per vari motivi -essenzialmente appicccichi e partenze- gli amici sono poco disponibili e la famiglia è lontana (dalla definizione classica di "emigrante"). Quindi che fare? A chi o cosa pensare per non deprimermi troppo per via della lontananza? Come
distrarmi mentre correggo gli ultimi bug e faccio girare gli esperimenti?
L'idea m'è balenata in mente l'altro ieri: ho messo a ciclo continuo l'intera discografia di Francesco Guccini!
È stato come tornare a casa, sentirmi il me stesso dei tempi d'oro della facoltà. Una sensazione di familiarità che ha cacciato molte nuvole nere che si addensavano nel mio umore e su Barcellona (ok, continua a piovere sulla città, ma era un'allegoria la mia!).
Album dopo album, si attraversano stati d'animo diversi. La tenerezza per lo stile degli inizi, dove ascolti canzoni note, cantate diversamente. Il passaggio per i grandi classici che hanno accompagnato molti viaggi in macchina. Le risate con Opera Buffa. E poi gli album dei primi anni di università, dove i ricordi si mescolano alle canzoni e tu giù a rivivere quei giorni, a ripensare a te stesso pensante com'eri all'epoca (15 anni fa o giù di lì). Poi ho rivisto con tenerezza il mio primo sito web (dedicato al vate di Pavana). ahhh... quanti ricordi...
Chi ha mai detto che il buon Guccio è deprimente??





Sulla stessa lanciata, mi son messo ad ascoltare De André (si, lo so, ho avuto un'adolescenza difficile, rinchiuso nella mia cameretta a strimpellare Guccini e De André). Lì è tutto diverso perché Fabrizio De André era un genio.
(vi offro quest'altro clip, meraviglioso a mio parere... ed è anche una della mie canzoni preferite)


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