venerdì, aprile 10, 2009

Il volo della falena

Tempo addietro, in altri luoghi e altre situazioni, scrissi di una falena. Un poemetto stupido e post-adolescenziale come molte delle cose che faccio. Un infinito inseguire se stessi, pronti a cogliersi in fallo.
L'idea della falena è come questo osservarsi mentre si è assenti, analizzarsi in quanto oggetto e ricordarsi (ahimé) le proprie debolezze come quando si parla ad un fratello minore. E qui torniamo alla Coscienza, all'Immagine del Soggetto a se stesso. Ma non è qui che volevo andare a parare...

La parte ancora ragionante del mio cervello avverte, invano, che non si deve giocare con il fuoco. Quante volte sarà capitato anche a voi. E malgrado le grandi promesse, i buoni propositi, a volte, dopo esservi bruciati, lanciate indietro uno sguardo furtivo e pieno di desiderio.
Già, tanto poi che fa? Ignorate, le fiamme non smettono di essere belle; guardatele danzare!

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