martedì, giugno 09, 2009

Narcisismo elettivo

Un vento di destra soffia in Europa. Non mi sembra strano, dato lo stato della sinistra. In Francia e Italia -paesi storicamente dove è sempre stata storicamente forte- è disgregata, sgretolata dalle infinite lotte intestine.
Un articolo di Scalfari che ho letto da poco va nella stessa direzione di queste mie sensazioni. Troppi litigi, troppo narcisismo. A sentire questa parola, subito penso alle scarpe di Bertinotti!
Ognuno difende il suo, ciascun partito smette di fare politica (leggi: compromesso) per curare i propri interessi o le proprie ideologie. Arrivando fino all'assurdo per non cedere alle alleanze: il PD esitava ad entrare nel partito socialista europeo! Tentenniamo per andare con i ELDR (European Liberal Democrat and Reform Party) dove, per esempio, partecipa il CiU di Alfons Mas. A me sembra allucinante! Comunque alla fine si trovò un'ulteriore forma di difendere se stessi per non dare alla politica europea confluendo nell'ASDE.

Ecco, tutto questo narcisismo politico, noncurante degli interessi degli elettori, mi fa paura. Mi fanno paura certi aspetti del mio carattere, ora che si confrontano con un valido e duro specchio nel quale riflettersi. Al ché, scatta la domanda: è possibile cambiare in meglio? Dimenticare un po' se stessi per un obiettivo più grande?
Personalmente credo di si. Si cambia se c'è necessità; "the greatest good" è generalmente una buona causa per la quale sacrificarsi (la unica difatti). Non sarà la prima volta. Capitò con R., anni e anni fa, per diventare un po' come sono adesso. Iniziai a fare colloqui a Google Zurigo prima di rinunciare, visto che il movente di tale cambio di intenti era venuto a cadere (non sempre ti danno fiducia, fa parte del gioco, anche se dà rabbia). Adesso sembra che il tempo e la fiducia siano agli sgoccioli... malgrado tutto, la lotta continua!

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