martedì, novembre 08, 2005

Paella!

El senor Joachin, cuoco del giorno

Domenica si è andati a mare a mangiare la paella. Casa dei genitori di Anna, mi ha ricordato tante abbuffate napoletane al sole (leggi Rocca, S.Gregorio, Comabbio, ... in inciso: strano, non ricordo piacevoli mangiate al sole con Marta).
Comunque, ecco la preparazione come comparirà nel mio ricettario:
  • Far (sof)friggere gli scampi e i gamberi nell'olio di oliva bollente. Una volta colorati (un minuto o due), levarli dalla paella. (N.d.A. Si dice paella sia per indicare la grande padella nel quale si cucina che il piatto in se stesso).
  • Far rosolare la carne allo stesso modo (tracchilelle tagliate a tronchetti).
  • Una volta la carne rosolata, aggiungere le seppie e calamari a rondelle.
  • Quando anch'essi si sono indorati, aggiungere piselli, peperon(ci)ni verdi e, per ultimo, pomodori tritati.
  • Salare e far prendere ben soffriggere i pomodori (che devono colorarsi di scuro).
  • Mettere il riso e mescolare bene, facendolo tostare per un minuto. Aggiungere poi acqua di cottura di pesce -probabilmente delle cozze o di teste di gamberi- in proporzione di 3 a 1 col riso.
  • Aggiungere i pistilli di zenzero e dare un'altra rigirata.
  • Aggiungere i crostacei che avevate ritirato prima e le vongole. Mescolare il tutto con enfasi dopodiché piantate le cozze ai bordi del piatto.
  • Guardate bene la paella. L'avete guardata? E bella? Non toccate più nulla fino alla fine. Solo sono ammesse alcune "scotoleate" di paella per evitare che si bruci sui bordi.
  • Quando sembra che l'acqua sia tutta assorbita, levare dal fuoco e fate assestare il tutto per 5 minuti.
  • Servire irrorando con una lieve spremuta di limone.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

wow...e che fate ancora in maniche corte??? doppia invidia...

Ruthven ha detto...

Che ti credi, qui fino a domenica era ancora estate!
Oggi ho messo la felpa...