giovedì, gennaio 05, 2006

7263 TN 84

Ieri l'altro ho dato l'addio a una vecchia compagna di avventure. Un mio amico/nemico (non so più come definire il non-rapporto che ci lega) diceva: "Non bisogna affezionarsi agli oggetti".
Vero.
Giusto.
Ma quando questi oggetti sono stati presenti per più di 10 anni nella tua vita tanto da venire personalizzati, insultati o incoraggiati secondo i casi, essi sono come testimoni muti del tuo tempo che passa. Come comportarsi? Semplicemente come si è sempre fatto: prestandogli una scintilla della tua personalità.
Così ho salutato la mia vecchia amica a malincuore: aveva ancora molte cose da dire e da fare, era ancora piena di forze. I segni della sua stanchezza erano davvero pochi. L'ho salutata come si saluta una donna; un bacio sfiorato e un occhiolino, per dar l'impressione che quella separazione fosse di breve durata.

Insieme sotto la neve a Trento, gennaio 2005Insieme sotto la neve.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

la foto è molto romantica, però tu mi sembri un po' grassottello........ :-)

Ruthven ha detto...

Grassottello mi sembra una parola grossa.
Oltre all'imbottitura dell'uniforme trentina (tripla maglia di lana, due maglioni e piumino), i chili di troppo sono dovuti al Natale napoletano.
Ah! Pensa che delizia, tornare a casa e sentirti dire continuamente: "Quanto sei sciupato! Ma non mangi lì, dove abiti tu?"; per poi essere rimpinzato per 15 giorni di ogni sorta di squisitezza della cucina partenopea. Dagli immancabili struffoli alla cassata, dagli spaghetti alle vongole alla spigola all'acqua pazza. Te ne vedi bene! e il risultato -impietoso- lo vedi a gennaio: minimo 3kg divisi tra culo, vita e fianchi.