martedì, dicembre 19, 2006

Si sono spazzolati via tutto

Sabato scorso abbiamo ospitato in casa l'annosa cena di gruppo. Si tratta di quelle cene di Natale e fine anno che ogni azienda organizza e noi altri, per non essere da meno, abbiamo tenuto a riunirci tutti per "fare gruppo" e lo abbiamo fatto in casa.
C'erano quindi praticamente tutti del gruppo di AI, uniti malgrado le lotte intestine passate, più qualche altro collega dell'università. Quasi tutti cervelli in fuga dal proprio paese, da Taiwan al Venezuela, passando dall'Italia e finendo tra la Svezia e l'Argentina. A pensarci bene, credo che ci sono solo 2 catalani (per non dire "spagnoli") nel nostro gruppo, su un totale di una diecina di persone.
Comunque, tornando alla cena, è stata un'esperienza degna di nota (e di blog).
E. ed io abbiamo passato il pomeriggio cucinando piatti turchi, francesi, spagnoli e italiani. Ci siamo condivisi un forno piccolo e il materiale da cucina. Sorprendentemente (lo dico perché non penso di essere una persona facile e perché la situazione avrebbe potuto facilmente degenerare) è andato tutto liscissimo. E' andata tanto bene che, se la Scienza non dovesse portare i suoi frutti, abbiamo sempre la ristorazione che potrebbe aprirci le sue braccia!
Ok, a un certo punto ho messo la mano nell'acqua della pasta e poi la terrina di verdure non era del tutto autoreggente. Ma, siccome tutto è stato apparato più che bene e che sono stato consolato dagli abbracci delle due coinquiline, non posso assolutamente lamentarmi.

All'arrivo degli ospiti -una ventina in tutto- i piatti hanno iniziato a uscire diligentemente e in ordine dalla cucina. Ovviamente ero ai fornelli e delegavo S. (essendo padrona di casa, in fondo) a ricevere la gente. A un certo punto è arrivato E. in cucina, mezzo divertito e mezzo disperato (mi chiederete come ciò è possibile: beh, è possibile): "Non parlano!"
-Come non parlano?
-Stanno seduti tutti attorno al tavolo, mangiano e non parlano. Possibile che senza il capo (NdA: il megacapo, H.G., all'ultimo momento non ha potuto venire) non sono capaci di pensieri propri?
Esco dalla cucina e mi ritrovo davanti uno spettacolo sorprendente: compagne mal assortite, facce tirate, personaggi da circo...
Molto strano perché, anche se un poco nerd, è gente simpatica, alla mano. Erano impacciati da qualcosa e solo M. sembrava a suo agio cercando di mettere animo alla serata.
Al ché switcho in modalità buffone e mi butto nella mischia. Piano piano, non senza fatica, iniziano a distendersi. Con E. pensiamo di buttare in campo tutta la birra e il vino che avevamo, in ordine del tutto randomico. Sembra funzionare, malgrado l'alta percentuale di astemi e vegetariani (ai quali avevamo pensato, badate bene, non sono così razzista. Cioé si, lo sono, ma ho il senso dell'ospitalità che mi salva in queste occasioni).

Alla fine il nodo si scioglie e tutti iniziano a parlare con tutti. Alla fine si sono divertiti, credo. Avevamo cucinato molte cose e parecchi avevano portato cose cucinate da loro. Credo che il cibo copriva praticamente tutti i continenti. E si sa: mangiare bene mette di buon umore.
Il successo della serata non l'ho deciso io per consolarmi: come si può giudicare dalla foto qui sotto, malgrado l'abbondanza di cibo, si sono spazzolati tutto!

il campo di battaglia, il giorno dopo.

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