Spostamenti
Stavo lasciando perdere le mie tracce.
Allora allora, nelle ultime settimane, dopo il Salento e gli amici e l'aria di casa (sole a picco, caldo e bagni a mare), mi sono trovato in Belgio, bell'e bbuono. Scuola di logica. L'aria si è fatta feschetta (nubi sparse, venticello, notti freddine) e il cibo più pesante. Ora non lamentarmi: studiare è sempre esaltante e conoscere persone nuove pure, ma giornate cariche di ore di lezione, a metà agosto, mi sono sembrate un po' un'esagerazione. Dalla mattina all'alba fino a ora di cena (che per fortuna a quelle latitudini viene presto), tra corsi appassionanti (anche per via della passione messavi dagli insegnanti) e altri noiosissimi (a che serve rinunciare alla pennica post-pranzo se mi devi leggere pedissequamente le tue slides - che tra l'altro ho fotocopiato?) l'unica consolazione era la birra di fine giornata. Dovrei dire le birre di fine giornata perché in Belgio la birra è tanta e buona!
Come al solito i gruppi degli astanti si son ben delineati in due formazioni ben distinte. Questa volta il fattore discriminante è stato avere o non avere una bottiglia di acqua sul tavolo: perché bere acqua quando c'è tanta birra, economica e buona? Bella gente che si è incontrata, che reisisteva ai numerosi eventi sociali organizzati, con tanto di guida femminista della città di Bruges ("gli uomini non servono a niente visto che le donne possono fare il loro lavoro e anche meglio", hummm molto arguto sopratutto quando si vogliono riparare i torti del Medioevo belga!) regolarmente presa per il culo ("and the monk and nuns got hanky-panky", she said) sopratutto se prendeva di mira i piaceri della vita ("bisogna essere morigerati perché quello che conta è l'esistenza che viene dopo" grat grat).
Quindi eccomi in Svizzera (pioggia continua, freddo e nebbia) ad ammirare le verdi praterie (e ci credo! con tutta quest'acqua) e a cercare di ricordarmi un poco di tedesco. Una tragedia! (il tedesco intendo)
Per il resto, cerco di tenere i pezzi assieme, anche con lo scotch se necessario!
Allora allora, nelle ultime settimane, dopo il Salento e gli amici e l'aria di casa (sole a picco, caldo e bagni a mare), mi sono trovato in Belgio, bell'e bbuono. Scuola di logica. L'aria si è fatta feschetta (nubi sparse, venticello, notti freddine) e il cibo più pesante. Ora non lamentarmi: studiare è sempre esaltante e conoscere persone nuove pure, ma giornate cariche di ore di lezione, a metà agosto, mi sono sembrate un po' un'esagerazione. Dalla mattina all'alba fino a ora di cena (che per fortuna a quelle latitudini viene presto), tra corsi appassionanti (anche per via della passione messavi dagli insegnanti) e altri noiosissimi (a che serve rinunciare alla pennica post-pranzo se mi devi leggere pedissequamente le tue slides - che tra l'altro ho fotocopiato?) l'unica consolazione era la birra di fine giornata. Dovrei dire le birre di fine giornata perché in Belgio la birra è tanta e buona!
Come al solito i gruppi degli astanti si son ben delineati in due formazioni ben distinte. Questa volta il fattore discriminante è stato avere o non avere una bottiglia di acqua sul tavolo: perché bere acqua quando c'è tanta birra, economica e buona? Bella gente che si è incontrata, che reisisteva ai numerosi eventi sociali organizzati, con tanto di guida femminista della città di Bruges ("gli uomini non servono a niente visto che le donne possono fare il loro lavoro e anche meglio", hummm molto arguto sopratutto quando si vogliono riparare i torti del Medioevo belga!) regolarmente presa per il culo ("and the monk and nuns got hanky-panky", she said) sopratutto se prendeva di mira i piaceri della vita ("bisogna essere morigerati perché quello che conta è l'esistenza che viene dopo" grat grat).
Quindi eccomi in Svizzera (pioggia continua, freddo e nebbia) ad ammirare le verdi praterie (e ci credo! con tutta quest'acqua) e a cercare di ricordarmi un poco di tedesco. Una tragedia! (il tedesco intendo)
Per il resto, cerco di tenere i pezzi assieme, anche con lo scotch se necessario!