sabato, giugno 17, 2006

Consolato d'Italia di Barcellona (4ª parte e lieto fine)

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Mi è arrivato a casa il "kit del votante", con tanto di istruzioni per mettere la scheda nella busta piccola e poi il certificato da ritagliare e mettere nella busta grande assieme alla busta piccola.
Sembra una barzelletta, ma è così e mi chiedo come mai l'hanno fatta così complicata.
Lassafa''a Maronna!!
Un altro dubbio sorge: ma non è che con quella scheda elettorale si possa fare troppo facilmente il giochetto della "scheda-votata/scheda-bianca" fuori dai seggi italiani? Sapete, quel vecchio acquisto di voti con mezza banconota data all'entrata del seggio assieme ad una scheda già votata da mettere nell'urna e l'altra mezza banconota, all'uscita, in cambio di una scheda bianca da usare con il prossimo cliente. Si faceva anche con le scarpe, un tempo: la scarpa sinistra prima del voto e la destra dopo. Era Lauro a Napoli, credo...
Comunque la mia scheda l'ho usata per bene e stamattina, alla prima ora, sono andato ad imbucare, felice e soddisfatto del dovere finalmente compiuto, la lettera elettorale.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao,
io ti avevo avvertito che il procedimento per votare all'estero è da matti.
Anche io ho dubbi sull'inquinabilità dei voti soprattutto perché la scheda che ci arriva non è firmata: in Italia quando te la consegnano deve essere firmata, credo, dal presidente del seggio.
Quella che arriva a noi non è firmata da nessuno, chi mi garantisce che la prossima volta gli italiani all'estero non votino come ci si aspetta da loro?

Ruthven ha detto...

L'hamm' fatt'!!
Lassafa''a Maronna, tutta questa sudata non è stata per nulla.